venerdì 5 giugno 2009

File e cartelle nascosti nella home

In genere per ogni utente di un sistema GNU/Linux è presente una cartella home, cioè una cartella sotto /home che ha lo stesso nome dell'utente. Per esempio, se un utente del sistema si chiama pippo, esisterà una cartella il cui percorso è /home/pippo. Spesso, per quanto riguarda la bash, questa cartella viene indicata con la tilde ~ oppure con la variabile $HOME, che stanno entrambe a indicare proprio il percorso della cartella. Queste abbreviazioni risultano molto comode perché indicano sempre il percorso della cartella home dell'utente che sta utilizzando il sistema, indipendentemente dal nome dell'utente stesso.

Generalmente, all'interno della home di ciascun utente si trovano numerosi file e cartelle, ma molti di questi sono nascosti. Un file (o cartella) nascosto in un sistema di tipo Unix ha semplicemente un punto prima del proprio nome: in questo modo, navigando nella cartella il file (o cartella) nascosto non viene visualizzato in maniera predefinita. Proprio perché i nomi dei file nascosti iniziano con un punto in inglese vengono detti dot files (che significa file punto). In Nautilus, il file manager predefinito di GNOME, per visualizzare gli eventuali file nascosti presenti in una cartella è sufficiente premere i tasti [ CTRL ] + [ H ] oppure fare clic su Visualizza e quindi selezionare Mostra file nascosti. Se invece state usando il terminale, il comando normalmente ls non è in grado di elencare i file nascosti presenti in una cartella, bisogna usare l'opzione -a, quindi il comando
ls -a directory
elenca tutti i file, compresi quelli nascosti, presenti nella directory specificata.

Molti dei programmi che si utilizzano quotidianamente salvano le configurazioni personalizzate di ciascun utente all'interno delle rispettive home in cartelle nascoste. Visualizzando i file nascosti della vostra home potrete riconoscere le cartelle di alcuni programmi. Se avete necessità di modificare direttamente il file di configurazione di un programma è probabile che il file si trovi nella cartella nascosta associata a quel software.

Quando si disinstalla un programma generalmente l'eventuale cartella presente nella home di quel programma non viene cancellata, per preservare le configurazioni qualora il programma venisse reinstallato successivamente. La cartella può essere cancellata manualmente dopo la rimozione di un programma, ma può anche essere fatto automaticamente: quando si rimuove un pacchetto da Synaptic, invece di selezionare l'opzione Marca per la rimozione bisogna scegliere Marca per la rimozione completa. Allo stesso modo, se si disinstalla un pacchetto da terminale e si vuole cancellare anche la cartella nascosta contenente le configurazioni, invece dell'usuale
sudo apt-get remove nomepacchetto
bisogna dare il comando
sudo apt-get purge nomepacchetto
o, il che è lo stesso
sudo apt-get remove --purge nomepacchetto

In particolare, molto spesso problemi relativi a Firefox sono proprio collegati al profilo in uso, che si trova nel percorso ~/.mozilla/firefox/nomeprofilo (usualmente il nome della cartella comprende una sequenza casuale di lettere e numeri seguita dal nome del profilo). Una soluzione sarebbe quella di cancellare tutta la cartella .mozilla, ma in questo modo si perderebbero tutti i plugin installati, i Segnalibri, le password salvate e la Cronologia. Un metodo più indolore consiste nel rinominare la cartella .mozilla (ma non cancellarla, per conservare Segnalibri & Co.): in questo modo, all'avvio successivo Firefox creerà automaticamente un nuovo profilo (e quindi una nuova cartella .mozilla/firefox). Un metodo alternativo a quest'ultimo consiste nel creare un nuovo profilo: per fare ciò bisogna avviare Firefox da terminale con l'opzione -ProfileManager:
firefox -ProfileManager
Nella finestra che si aprirà, fate clic su Create Profile. Se in questo modo il problema viene risolto, sarà possibile recuperare dalla cartella del profilo precedente (oppure nella cartella che era stata rinominata) i segnalibri (SegnalibriImporta e salvaRipristinaSeleziona file. Cercate la cartella bookmarkbackups del profilo precedente e selezionate il file *.json più recente). A questo proposito potrebbe essere utile eseguire dei periodici backup del proprio profilo (per esempio con il plugin FEBE).

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